08/02/15
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"Chi ha paura di sognare
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Guarigione profonda con l'energia Reiki
Il terzo simbolo...questo sconosciuto!
Fabrizio Nencioni

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando viene preso il secondo livello Reiki ci viene detto che il terzo simbolo,l’HSZSN, tanto per intenderci, è il simbolo per trasmettere Reiki a distanza. Qualche master parla anche del trattamento karmico in poche parole...e questo è tutto.

Ma non è tutto, è una parte e anche piccola!

L’HSZSN mette in comunicazione due entità tra loro distanti e così è possibile trasmettere Reiki ad un’altra persona. E’ il simbolo della trasmissione a distanza ma è mia opinione, anche in base ad esperienze personali e di altri riguardo all'argomento in questione, che il suo potere di guarigione vada ben oltre la distanza fisica tra due persone poichè, essendo una porta spazio-temporale, può annullare la distanza che esiste tra il nostro inconscio, la nostra nostra parte profonda sconosciuta dove esiste energia bloccata e la parte di noi che vuole guarire e vivere appieno una vita felice.

Il 3° simbolo Reiki è un potente ed efficace strumento di autoguarigione.

Chi ha l'Usui Teate reciterà il kotodama corrispondente.

Tramite il simbolo Reiki facciamo da canali ed inviamo agli altri energia Universale, potente, pulita e che può indurre un processo profondo di guarigione, cosa che se inviate la vostra non accade.

Per energia bloccata si possono intendere molte situazioni: incapacità di affermarsi nella vita, timidezza, difficoltà ad aprirsi all'amore, mancanza di autostima e cosi via, paure di tutti i tipi: da quella di amare a quella di riconoscere le parti nostre che non ci piacciono potendo talvolta ricondurre tutt oalla paura della vita stessa. 

Quindi, cominciando a energizzare una difficoltà individuata nella nostra esistenza, oltre che al lavoro profondo che l’energia Reiki comincia a fare tramite il III simbolo, creiamo in noi la netta e chiara intenzione che vogliamo sciogliere l’energia bloccata. Detto questo facciamo il trattamento alla "situazione" individuata per 21 giorni, un tempo che spesso ricorre come periodo di purificazione in molte discipline.

L’energia Reiki comincerà ad agire lentamente e decisamente su questa situazione e potrà essere anche avvertito, sin dai primi giorni, un qualcosa che sta cambiando in noi. Il risultato si manifesterà comunque nel tempo. Ritengo anche che sia indispensabile non aspettarsi niente da questa opera di purificazione che sta agendo nel nostro profondo, accadrà in noi quello che deve accadere per il nostro massimo beneficio e non quello che vogliamo. Le aspettative sono uno dei più grandi freni per vivere in armonia e essere felici.

Potete anche ripetere successivamente questa esperienza dei 21 giorni. Disarmonie che sono dentro di noi da anni, forse da decenni possono aver bisogno di più di un trattamento per evolversi.

Quando si parla o si legge in qualche libro di Reiki di “trattamento karmico”, una dimensione sfuggente può affacciarsi nei nostri pensieri riguardando essa il passato: trattare il passato…ma come è possibile? In effetti il trattamento non viene affatto indirizzato al passato ma ai blocchi che in noi si sono creati nel passato e che, essendosi poi cristallizzati col tempo, impediscono all’energia vitale di scorrere liberamente dentro di noi nel presente e di avere un rapporto armonico con noi stessi e col mondo.Trattare un blocco è di una semplicità estrema: va individuato, va scritto su un foglietto e messo in una scatola di legno o cartone. E' necessaria semplicità e precisione; la frase potrebbe essere:"timidezza di Mario Belli", "mancanza di autostima di Gaia Rossi", "mancanza di perseveranza di Rosa Ghilli", per poi arrivare, dopo qualche trattamento anche a trattare situazioni molto più importanti e profonde tipo "chiusura del cuore di Giulio Gigli", " paura del buio di Lisa Bianchi", "difficoltà ad amare di Ugo Rossi", "mancanza di potere personale (capacità di affermarsi nella vita) di Eva Carli". Preferisco mettere sempre il nome e cognome per precisione come quando effettuo un trattamento a distanza. Il mettere questo foglio dentro un recipiente fa si che noi possiamo visualizzare questo oggetto molto più facilmente e inviargli energia tramite il 3° simbolo tutte le volte che vogliamo durante la giornata.

E’ indispensabile focalizzare bene il problema prima di cominciare a trattare la situazione, magari facendoci aiutare da amici o da un terapeuta, se non siamo in grado di essere precisi. Confrontarsi anche con altri su questo blocco che intendiamo energizzare col Reiki.

Questo perché è mia opinione che il confronto sia assolutamente indispensabile per la nostra evoluzione. E’ solo tramite il confronto con gli altri che ci fanno da specchio che possiamo vedere nostre parti che altrimenti rimarrebbero nascoste o poco chiare.Una volta che siamo sicuri di aver individuato la nostra situazione energetica bloccata e l’abbiamo scritta sul foglio e messa dentro il contenitore, cominciamo ad inviare Reiki tramite il 3° simbolo tutte le volte che vogliamo durante la giornata; specialmente tutte le volte che questo blocco ci viene in mente, se ci viene in mente.

L'energia Reiki comincerà a lavorare dentro di noi andando ad ammorbidire il blocco che stiamo energizzando. Potrà esso poi risultare più chiaro alla nostra comprensione ed elaborazione.

Potranno talvolta manifestarsi momenti di ansia e nervosismo, chiaro sintomo di una purificazione in atto.

 

 




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